Il decalcificatore, per l’acqua in entrata alla caldaia o allo scaldabagno, è uno strumento molto importante per il mantenimento della stessa e per il risparmio energetico. Grazie all’installazione di questo organo esterno alla caldaia si può ridurre sensibilmente l’attacco da parte del calcio nella nostra caldaia e sui filtri dei rubinetti in casa. Soprattutto nelle zone dove la durezza dell’acqua è alta o molto alta, il decalcificatore risulta vitale per una caldaia o uno scaldabagno. Infatti con l’utilizzo di queste apparecchiature, il calcare, che è responsabile di incrostazioni interne alla caldaia (specialmente negli scambiatori) e sulle tubature e filtri rubinetto, viene combattuto dai sali polifosfati o polifosfati liquidi (secondo il tipo di decalcificatore che si decide di installare) che chimicamente vanno a trasformare il carbonato di calcio (responsabile del calcare) in polifosfato complesso di calcio.
Decalcificatore a sali polifosfati:
I decalcificatori a sali polifosfati sono in uso da diversi anni. Sono delle ampolle di plastica con all’interno dei sali che periodicamente, in base all’utilizzo della’ acqua calda, devono essere reintegrati tramite delle ricariche apposite.
Decalcificatore a polifosfati liquidi:
I decalcificatori a polifosfati liquidi sono sistemi più recenti di facile uso per qualsiasi persona. Ricaricare questi apparecchi è molto semplice perché bisogna soltanto riempire l’ampolla in plastica con la bottiglia di ricarica apposita senza chiudere l’acqua in entrata. Questi possono essere installati anche in situazioni dove sotto la caldaia o allo scaldabagno c’è poco spazio grazie ad un nuovo sistema salva-spazio.
Oltre alla salvaguardia delle caldaie e scaldabagno ormai il decalcificatore è divenuto d’obbligo come riportato dal decreto sul trattamento delle acque. In questo link potete trovare maggiori informazioni riguardanti il decreto sull’efficienza energetica
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr_59-09.pdf
